“Il mio bambino non dorme, le ho provate tutte e non so più cosa fare. C’è qualcosa che posso dargli?”. Quando i problemi con il sonno del vostro bambino si protraggono per troppo tempo, è normale che di fronte alle continue difficoltà venga voglia di arrendersi e cercare una soluzione in qualche prodotto o rimedio. Ma siamo certi che questo sia davvero un aiuto? La risposta è no: se il vostro bambino non dorme, ricorrere a prodotti che conciliano il sonno non è una soluzione.
Ai bambini, infatti, non dovrebbero essere somministrate sostanze, senza una precisa indicazione medica.
Che cosa fare allora se il proprio bambino ha difficoltà con il sonno? Ecco, il passaggio fondamentale è proprio questo: domandarsi cosa fare e non cosa dare.
Sommario
I motivi per cui un bambino non dorme
La prima cosa da fare è capire perché vostro figlio non dorme. Escluso che dipenda da veri e propri disturbi del sonno come l’insonnia, apnee o il pavor notturno, i motivi per cui un bambino ha difficoltà a dormire possono essere molti altri:
- ritmi sonno-veglia non adeguati
- ambiente del sonno non idoneo
- igiene del sonno e abitudini giornaliere non corrette
- assenza di una routine serale
- incapacità di addormentarsi autonomamente
Dopo aver verificato che tutti questi aspetti siano adeguati al vostro bambino e aver provato a mettere in atto le accortezze utili per facilitare il suo sonno, potrete dire di averle davvero provate tutte.
Individuare la reale causa per cui un bambino non dorme
Anche in questo caso però ricorrere a un prodotto come la melatonina (che va somministrata soltanto su indicazione del pediatra) non è necessariamente una soluzione. Un ormone come la melatonina rischia di agire solo sul sintomo e andrebbe, quindi, somministrato per lungo tempo. Questo non vi permette, però, di individuare la ragione effettiva per cui vostro figlio fatica a dormire.
Il mio consiglio è di percorrere altre strade:
- rivolgersi a una consulente del sonno per comprendere se tutto ciò che fate per conciliare il sonno di vostro figlio è davvero adeguato, se ci sono altri accorgimenti che potreste adottare, se non state sbagliando qualcosa senza esserne assolutamente consapevoli
- rivolgersi a un pediatra che potrebbe suggerirvi di sottoporre il vostro bambino a una serie di analisi per controllare i livelli di ferro nel sangue, verificare che ci sia un buon apporto di magnesio attraverso la sua alimentazione (e in caso di carenza potete usare i sali di Epsom nel bagnetto), escludere che ci siano intolleranze alimentari o una respirazione che possa limitare l’apporto di ossigeno durante la notte (anche se questo problema di solito è accompagnato da altri segnali come frequenti otiti, tonsille spesso infiammate, adenoidi grandi, russamento e il dormire con bocca aperta).
Se un bambino non dorme, meglio fare e non dare
Avrete capito quindi che dal mio punto di vista, dare qualcosa a un bambino per conciliare il suo sonno non rappresenta una soluzione. Al tempo stesso, però, so bene cosa voglia dire trascorrere più e più notti senza dormire, sentirsi stanchi e senza energia, non sapere più che cosa fare perché tutti i tentativi compiuti sono andati a vuoto. Sono stata anche io mamma di una bambina che non dormiva e mi sono sentita persa, sola e incompresa. E proprio perché ci sono passata prima di voi, sarei felice di darvi il mio aiuto per ritrovare il piacere di trascorrere delle notti serene.