Il piccolo è agitato e non dorme da settimane: saranno di sicuro i dentini”. Quante volte hai sentito pronunciare questa frase? Molto spesso l’eruzione dei denti da latte è considerata la causa principale dell’irrequietezza e dell’insonnia nei lattanti e bambini.
Se è innegabile che, quando spuntano i primi dentini, il piccolo prova dolore e fastidio alle gengive, non si può pensare che questo possa causargli difficoltà ad addormentarsi e a riposare serenamente per un periodo molto lungo. Approfondiamo, quindi, insieme qual è il legame tra dentizione e sonno notturno e quali sono i “falsi miti” su questo argomento.
Sommario
Dentizione e disturbi del sonno
La prima dentizione è il processo di comparsa dei denti decidui (cioè i denti da latte). È una fase delicata nella vita dei piccoli, che si verifica in genere dai 6 mesi e prosegue fino ai 2 anni circa. Quando arriva il momento, il dente pronto a spuntare preme sulla gengiva fino a “tagliarla” e a fare capolino, finalmente, nel sorriso del piccolo. È evidente, quindi, che questo può causare parecchio fastidio. In particolare, uno studio scientifico ha dimostrato il legame tra disturbi del sonno e dentizione, mettendo in evidenza i sintomi associati all’eruzione dei denti decidui:
- irritabilità,
- aumento della salivazione,
- naso che cola
- perdita di appetito
- diarrea
- eruzioni cutanee
- sonno disturbato
Alcuni di questi sintomi sono evidenti a tutti i genitori: quando un bambino è infastidito a causa dell’emergere dei denti ha le gengive gonfie e non se le lascia toccare, trova sollievo nel portare alla bocca qualcosa di freddo (ad esempio gli anelli refrigerati da dentizione), ha una salivazione eccessiva e fatica a mangiare.
Sul “sonno disturbato” bisogna fare, invece, una piccola precisazione. Anche se possono essere molti altri i motivi per cui un bambino non dorme, c’è di certo una relazione tra sonno disturbato e dentizione. Più che di relazione, però, sarebbe meglio parlare di circolo vizioso. Vediamo perché.
Dentizione e sonno disturbato, il rischio di un circolo vizioso
Con lo spuntare dei denti il piccolo prova fastidio. Il fastidio gli impedisce di riposare bene. E l’assenza di riposo lo rende più nervoso. Un piccolo nervoso e stanco dorme peggio. Ecco perché si parla, appunto, di circolo vizioso tra dentizione e sonno agitato. Un problema che spesso è causa di notti o intere settimane in bianco e di grande malessere per tutta la famiglia.
Le cose stanno davvero così? Anche in questo caso è meglio guardare le cose in profondità.
Dentizione e sonno notturno
Questa situazione si verifica in particolar modo in caso di lattanti e bambini che fanno già fatica a lasciarsi andare al sonno e a dormire bene. I piccoli che sanno rilassarsi in autonomia e gestire bene il loro sonno, riposeranno male una/due notti per dente (quelle in cui il dente emerge dalla gengiva). Invece, i piccoli che già normalmente faticano a rilassarsi e a dormire, potrebbero fare maggiore fatica non solo quando il dente taglia la gengiva (e, quindi, provoca dolore) ma anche quando spinge (cioè quando crea solo fastidio). Per questo motivo potrebbero dormire poco e male per settimane di fila.
Per il benessere di tutti è, quindi, importante che i piccoli siano messi nella condizione di trovare la loro maniera per lasciarsi andare al sonno. In questo modo avranno una risorsa in più per affrontare i momenti difficili come la fase della dentizione.
Leggenda o realtà?
In questi anni da consulenti del sonno ci è capitato di notare un fatto particolare: a lattanti e bambini che dormivano malissimo, dopo un paio di notti tranquille, spuntava un dentino. E questa cosa è capitata parecchie volte anche ad altre colleghe. Al punto tale che tra noi consulenti del sonno si è iniziato a parlare della “leggenda del sonno e del dentino”: il corpo, sentendosi improvvisamente riposato e non sapendo se questa condizione durerà a lungo o no, ne approfitta per crescere e far spuntare un dentino! Anche se non ci sono studi scientifici a dimostrare la relazione tra buon sonno e dentizione, la nostra esperienza ci fa dire che senza dubbio un piccolo riposato sarà più in grado di gestire il fastidio e il dolore.
Dentizione e sonno: come affrontare i risvegli notturni
Come si può essere d’aiuto, quindi, a un piccolo infastidito dall’eruzione dei denti da latte che si sveglia più volte durante la notte? Come si possono affrontare i risvegli notturni frequenti? Il mio suggerimento è, come sempre, di non farsi prendere dall’ansia o dal panico (sappiamo quanto può essere emotivamente provante il pianto prolungato del proprio figlio) e di non creare troppa agitazione. Per dargli un po’ di conforto dal male, dopo aver sentito il parere di un medico, è possibile ricorrere a un leggero antidolorifico (come il paracetamolo) o a specifici rimedi omeopatici. Poi, naturalmente, occorre cercare di calmarlo e fare in modo che si addormenti di nuovo, quindi occorre intervenire sempre con una lucina soffusa e a voce bassa, in modo da ripristinare il luogo e le condizioni del riposo notturno prima possibile. Ovviamente, questo sarà più facile se il piccolo ha già la capacità di lasciarsi andare al riposo con serenità e in autonomia.