Ogni giorno, man mano che crescono, i bambini possono compiere un progresso: i primi passi in autonomia, i primi assaggi di cibo “da grandi”, le prime parole… Ma con la crescita anche il sonno dei bambini cambia e questo, spesso, può far impensierire i genitori. Il più delle volte, però, questi pensieri (che a volte diventano vere e proprie preoccupazioni) dipendono dal fatto di non sapere come si modificano le esigenze di riposo dei bambini e i ritmi sonno/veglia con l’età. Scopriamolo, quindi, insieme.
Sommario
Il sonno nei bambini in base all’età
Che cosa s’intende per bambino? Può sembrare una domanda strada ma, per parlare di sonno, è molto importante chiarirsi le idee e capire la differenza tra bambino, neonato e lattante.
Per definizione, infatti, si parla di neonati dalla nascita alla quarta settimana di vita, di lattanti dal secondo al dodicesimo mese e, finalmente, di bambini dall’anno in avanti e fino alla preadolescenza.
Con la crescita il bisogno di sonno nei bambini cambia. Se su 24 ore i neonati possono trascorrerne dalle 15 alle 18 dormendo, man mano che diventano più grandi le ore dedicate al sonno diminuiscono.
Il sonno dei bambini di 1 anno è di circa 12/14 ore, di cui 10/12 durante la notte e le ore restanti in pisolini diurni. Anche il numero dei riposini cambia con l’età. Se i neonati possono arrivare a farne anche 6 al giorno, intorno all’anno i pisolini possono diventare due o anche uno solo in tutto la giornata, fino a sparire del tutto verso i 3 anni.
Cambiamenti nel sonno dei bambini: le cause esterne
Dunque, con l’età le ore di sonno del bambino diminuiscono in maniera “fisiologica”. Si tratta di un cambiamento che non deve destare, quindi, preoccupazioni e timori. Nel corso della vita, ci sono, però, anche delle “cause esterne” che possono incidere sul sonno del bambino e modificarlo. Ad esempio:
- le fasi di ansia da separazione che si verificano intorno ai 12 mesi e ai 2 anni
- l’apprendimento di nuove abilità motorie, cognitive e verbali
- i grandi cambiamenti di routine: l’inizio del nido, della scuola, l’andare a stare dai nonni se prima si era sempre a casa, le vacanze lunghe o i continui spostamenti
- l’arrivo di un fratellino o di una sorellina
- la comparsa di ansie e paure (che intorno ai 3 anni/4 anni dipendono dalla sua immaginazione ma più avanti possono dipendere anche da eventi esterni, come la morte o la malattia di una persona cara)
Per gestire queste situazioni e i cambiamenti che possono causare, bisogna essere consapevoli dell’impatto che possono avere sul bambino in particolare durante il sonno, uno dei momenti per lui più difficili da affrontare. Il sonno è pur sempre, infatti, un momento di distacco dai genitori.
Bambini e sonno: come affrontare le “novità”
In che modo, quindi, è opportuno gestire questi momenti che possono portare delle “novità” nel sonno del bambino?
Senza dubbio, mantenendo la calma e la costanza, rassicurando il piccolo nel momento di veglia, cioè durante il giorno, e spiegandogli il cambiamento. Ma, soprattutto, cercando di non modificare troppo la struttura della sua giornata: la scansione dei momenti del sonno, della pappa, del riposino pomeridiano è per lui importante. Riuscire a mantenerla inalterata (o quasi) fa capire al bambino che, nonostante il grande cambiamento (qualsiasi esso sia) la vita resta uguale. E questo lo aiuta a sentirsi al sicuro e ad abbandonarsi al sonno con più tranquillità.
Sonno e bambini: quando è ora di cambiare qualcosa
Al tempo stesso, però, è importante prestare attenzione ai segnali che indicano che è arrivato il momento di cambiare qualcosa. Quando, a seconda dell’età, infatti, si inizia a notare nel piccolo una certa fatica nell’addormentamento serale o al mattino presto oppure le sue notti sono molto agitate, è opportuno domandarsi che cosa stia accadendo.
Esclusi motivi legati al suo benessere (ad esempio controllando che non abbia troppo caldo o troppo freddo, che non provi qualche fastidio legato all’eruzione dei denti o a qualche malattia), probabilmente il vostro bambino sta semplicemente crescendo e la scansione sonno/veglia deve seguire il passo delle sue nuove necessità fisiologiche.
In questo caso, quindi, è normale che il suo riposo notturno duri un po’ meno o che il riposino pomeridiano diventi uno solo. Il vostro piccolo sta diventando soltanto un po’ più grande e anche questo sarà uno dei tanti cambiamenti che vi sorprenderanno accompagnandolo durante la sua crescita.