Il sonno è un argomento che suscita spesso numerose domande nei neogenitori. Quanto devono dormire i bambini? E un neonato? Come cambiano i ritmi di sonno/veglia con la crescita?
È normale che i genitori abbiano questo tipo di interrogativi, perché il riposo gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dei più piccoli e, dalla nascita ai primi anni di vita, le esigenze di sonno dei bambini cambiano. E questo a volte può destare qualche preoccupazione nei genitori, spaventati dal fatto che il proprio piccolo non dorma a sufficienza.
In questo articolo, quindi, esploriamo insieme come variano i ritmi di sonno a seconda della fascia d’età e diamo una risposta alle domande più comuni.
Sommario
Quante ore devono dormire i bambini

Tabella ore di sonno bambini
Man mano che un piccolo cresce, i ritmi di sonno cambiano. In questa tabella è possibile vedere come con l’età le esigenze di riposo si modificano. Ad esempio, se nell’arco di 24 ore un neonato può arrivare a dormire 18 ore, con 4/6 pisolini giornalieri e fino a 12 ore di sonno notturno (non consecutivo), un bambino di 3 anni potrebbe perdere il pisolino o farne soltanto uno e dormire complessivamente 12. Un numero di ore che con la sua crescita tende a diminuire ancora: tra i 6 e 12 anni i bambini dovrebbero dormire dalle 9 alle 12 ore, mentre tra i 13 e i 18 le ore di sonno dovrebbero essere tra le 8 e le 10.
Quindi, quanto deve dormire un bambino? Naturalmente non tutti i piccoli hanno bisogno della quantità massima di ore indicate nella tabella: l’obiettivo è rientrare nel range adeguato alla loro età, anche se sul limite inferiore.
Come mai il bisogno di sonno cambia con l’età?
A volte si sente dire che il sonno cambia con la crescita dei bambini. Che cosa significa? In realtà la struttura del sonno non si modifica con l’età. L’unico cambiamento significativo è quello che si verifica intorno al quarto mese di un neonato, quando si sviluppa una produzione ormonale e il sonno del piccolo, prima caratterizzato esclusivamente da fasi di sonno profondo (REM e non), diventa più simile a quello degli adulti, con l’alternanza di fasi di sonno leggero e cicli di sonno profondo. Inoltre, il neonato a 4 mesi inizia a sviluppare il proprio ciclo circadiano cioè il suo “orologio biologico” interno e i cicli di sonno man mano tendono ad allungarsi fino a diventare, da adulti, di circa 90 minuti.
Ciò che cambia con l’età è il numero totale di ore giornaliere in cui i bambini hanno necessità di riposare, la pressione del sonno e la capacità di veglia e il bisogno di dormire durante il giorno, che porta a una variazione nel numero di pisolini (tanto che poi crescendo spariscono del tutto).
L’influenza di fattori esterni sul sonno dei bambini
Ci possono essere però dei fattori esterni che possono influire sul sonno dei bambini. Si tratta di eventi che che possono creare delle fatiche, delle difficoltà. Ad esempio:
- Cambiamenti nella routine: l’ingresso o il rientro al nido o a scuola dopo le vacanze estive, il passaggio alla scuola primaria, l’arrivo di un fratellino/sorellina, la perdita di una persona cara o altri eventi stressanti.
- Momenti di forte sviluppo motorio e cognitivo: quando il piccolo impara a camminare o gattonare, oppure quando impara a parlare o a comprendere concetti strutturati.
Il weekend jet lag
Inoltre, gli orari scolastici possono causare un deficit di sonno nei giorni feriali e portare al cosiddetto “weekend jet lag”, con bambini che dormono molto di più nei fine settimana per recuperare. Non è una situazione ideale ma purtroppo, a causa di orari di lavoro e di scuola rigidi, a volte è una situazione che non si può evitare.
Cosa succede se il bambino dorme poco?
Accanto a “Quante ore deve dormire un bambino?”, un’altra domanda che i genitori si pongono con altrettanta frequenza è: “Mio figlio dorme abbastanza?”. Per trovare una risposta a questa domanda, il nostro suggerimento è di capire prima di tutto se effettivamente il bambino dorme un numero di ore inferiore alla sua reale necessità di riposo (e in questo caso di può fare riferimento alla tabella di sopra) o se le sue ore di sonno sono comunque nel range per la sua età.
Ma cosa succede se un bambino dorme poco? Se ogni tanto un bambino dorme un numero di ore inferiore rispetto alla media, non succede niente. Probabilmente, durante il giorno, potrebbe fare più fatica a restare sveglio o attento e farà più fatica a gestire le sue emozioni (proprio come accade a noi adulti).
Al contrario, una carenza continuativa e prolungata di sonno potrebbe portare a difficoltà di apprendimento, motorie, di attenzione, di alimentazione, a un indebolimento del sistema immunitario… E questo vale non solo per i bambini: il sonno è fondamentale per il benessere fisico e mentale di grandi e piccoli.
Cosa fare per favorire un sonno adeguato nei bambini?
In che modo, quindi, si può fare in modo che i piccoli dormano un numero di ore adeguato alla loro età? Senza dubbio impostare delle routine per i bambini è molto importante: rendere i vari momenti e le attività della giornata prevedibili aiuta a trasmettere loro sicurezza e tranquillità e favorisce un riposo sereno. Se si dovessero verificare cambiamenti improvvisi (magari per uno dei motivi di cui abbiamo parlato prima, come le vacanze o la scuola o l’arrivo di un altro bebè), l’importante è gestire tutto senza andare nel panico e mantenendo la calma, consapevoli del fatto che si sta vivendo un’eccezione e che se il proprio figlio dovesse riposare un meno del solito per qualche giorno non succede nulla. A patto, naturalmente, che sia una situazione eccezionale, non prolungata nel tempo.
Se temi che il tuo bambino non dorma abbastanza e vuoi sapere come proporgli la quantità di sonno adeguato, prenota una consulenza breve con noi. Ti aiuteremo a strutturare le giornate e le sere al meglio, a seconda della sua età e dei bisogni di tutta la famiglia.