I bambini non hanno la nostra stessa consapevolezza del tempo che passa e non hanno alcun controllo su ciò che dovranno affrontare durante il giorno. Instaurare delle routine per i bambini è un modo efficace per rendere i vari momenti e le attività della giornata più prevedibili e per trasmettere loro sicurezza e tranquillità. Il ripetersi di gesti e azioni crea un’abitudine rassicurante per i bambini che, in questo modo, riescono ad affrontare anche i momenti più delicati della giornata, come il momento della nanna serale.
Sommario
Routine per i bambini: che cosa sono
Quando si parla di routine e bambini in genere ci si riferisce a due cose differenti:
- la routine quotidiana, cioè un modo ripetitivo di strutturare i vari momenti della giornata
- la routine legata ad attività giornaliere compiute sempre con le stesse modalità
Nel primo caso si parla, ad esempio, di routine mattutina o di routine serale; nel secondo di routine legata al momento del bagnetto o a quello della nanna.
La routine del sonno
Quest’ultima, cioè la routine per l’addormentamento – detta anche routine del sonno, che è utile instaurare già da neonati – è molto importante perché avviene prima di un momento delicato di separazione dei bambini dai genitori. Creare ogni sera la stessa situazione e ripetere le stesse azioni permette ai bambini di concentrarsi sul momento del saluto e non sulla paura del “distacco” da mamma e papà e favorisce, quindi, il loro addormentamento.
I momenti della routine quotidiana dei bambini
In una giornata sono diversi i momenti e le attività che possono essere svolte in maniera abituale e che possono rientrare nella routine quotidiana dei bambini. I principali sono senza dubbio:
- Il mangiare
- Il dormire
- Lo svago
L’alternarsi di questi momenti varierà naturalmente a seconda dell’età del bambino (ad esempio una giornata di un neonato è fatta soprattutto di momenti dedicati al cibo e al sonno) ma resterà poi fissa nel tempo, ogni giorno sempre più o meno negli stessi orari.
All’interno di questi momenti principali, possono esserci delle attività ricorrenti che vengono compiute sempre allo stesso modo, come se fossero una sorta di rituale. Ad esempio:
- prima di uscire di casa al mattino si fa la pipì, si lavano le mani e poi si fa colazione…
- quando si va a passeggio si può portare un pupazzetto o uno zainetto e si canta una canzoncina…
- quando ci si saluta ci si scambia sempre un bacio, un abbraccio o un gesto “concordato” tra bambini e i genitori (come darsi il cinque con la mano)…
Come impostare una routine quotidiana per i bambini?
Anche se non mancano online tabelle per la routine dei bambini e danno suggerimenti su come impostarla, il mio consiglio è di prendere spunto da queste risorse per individuare la scansione della giornata più adatta alle esigenze della vostra famiglia.
Ci vorrà magari un po’ di tempo per capire come organizzarsi ma, pian piano, riuscirete a svolgere ogni giorno le varie attività sempre alla stessa ora e con le medesime modalità. E in questo modo aiuterete i vostri bambini ad orientarsi nel tempo e nello spazio e ad essere più consapevoli delle attività che si stanno svolgendo.
Come affrontare un cambiamento di routine
Allo stesso modo, la serenità è anche la chiave per affrontare un cambiamento di routine. Può succedere ad esempio che durante un giorno ci sia un ritardo sulla “tabella di marcia” e si salti qualche attività o che ci sia un cambiamento più importante, ad esempio quando si va in vacanza. In quel caso non bisogna farsi prendere dal panico ma bisogna spiegare ai bambini che si sta vivendo un’eccezione e che anche la routine quotidiana si adatterà a questo momento particolare.
Come proporre le routine ai bambini
Comunicare le routine ai bambini aiuta a farle comprendere e accettare. Ad esempio prima di andare a dormire basta semplicemente dire “Ora iniziamo la routine della nanna”. Oppure prima dei pasti si possono avvisare i bambini dicendo che è quasi pronto da mangiare e che, quindi, è ora di svolgere le attività che si fanno prima di sedersi a tavola (ad esempio lavarsi le mani, mettere un bavaglino o – per i bambini più grandicelli – aiutare ad apparecchiare).
È importante, però, dare ai bambini il tempo di concludere l’attività che stanno svolgendo prima di proporne un’altra: in questo modo avranno la possibilità di prepararsi a compiere quella proposta che, altrimenti, faranno controvoglia. Quindi, per esempio, meglio non dire “è ora di mangiare” ma “tra cinque minuti si mangia”. Con questo piccolo accorgimento sarà più facile che i bambini accettino di svolgere quel che proponete.