Abbiamo già parlato in diverse occasioni di come possa essere difficile il rapporto tra sonno e neonato e come spesso non si sappia cosa fare quando un neonato non dorme. Altrettanto difficile può essere il momento dell’addormentamento del neonato. Spesso infatti sembra che i piccoli non ne vogliano proprio sapere di dormire e non si sa bene quali “strategie” adottare per conciliare il loro sonno.
In questo articolo vi daremo alcuni consigli utili su come far addormentare un neonato e vivere con meno ansia questo momento delicato della giornata.
Prima di iniziare però è importante precisare che si parla di neonato dalla nascita alle 4 settimane di vita. Siccome, però, la struttura del sonno di un neonato resta invariata fino ai circa 4 mesi di vita (quando è già un lattante), in questo articolo, quando parliamo di sonno neonatale, facciamo riferimento ai piccoli fino ai 4 mesi.
Sommario
Come fare addormentare il neonato: l’importanza dell’ambiente
L’ambiente gioca un ruolo fondamentale nell’addormentamento di un neonato. In assenza di alcune condizioni potrebbe essere, infatti, più difficile per il piccolo lasciarsi andare al sonno.
In particolare, è importante assicurarsi che l’ambiente sia:
- Fresco
- Buio
- Silenzioso
Prediligere gli ambienti freschi
Spesso si teme che i neonati abbiano freddo, perché avendo vissuto nella pancia della mamma fino alla nascita devono abituarsi al mondo esterno. Questo in parte è vero. Ma è altrettanto vero che i neonati non hanno la capacità di regolare la temperatura corporea e per questo motivo è molto importante non coprire troppo i piccoli. Anche perché troppi indumenti addosso potrebbero riscaldarli eccessivamente e aumentare il rischio di SIDS (morte improvvisa del neonato e del lattante). Inoltre, un neonato che ha caldo farà molta più fatica ad addormentarsi. Proprio per questa ragione per far dormire un neonato è meglio prediligere ambienti freschi o fare in modo che la stanza risulti fresca prima della nanna.
Eliminare le fonti luminose
La paura che i neonati scambino giorno e notte è un timore comprensibile nei genitori e, effettivamente, questo a volte può accadere. Il modo migliore per evitare questo inconveniente è, se possibile, mettere a dormire per la notte il piccolo appena nato in un ambiente completamente buio, eliminando ogni fonte di luce. Poi, qualche giorno dopo la nascita, dopo esservi assicurati che abbia chiaro quando è giorno e quando è notte, potete cominciare a proporre anche l’addormentamento per i pisolini in un ambiente buio.
Fare in modo che ci sia silenzio
Spesso notiamo che parecchie famiglie si aspettano da un neonato la capacità di addormentarsi in qualsiasi contesto. È una situazione piuttosto bizzarra, dato che non ci si aspetta che gli adulti facciano altrettanto, magari addormentandosi in un ristorante, a un concerto o durante un viaggio su un mezzo pubblico.
Ogni bambino (così come ogni adulto) è diverso e questo fa sì che ci saranno neonati che si addormentano facilmente in luoghi vari ed altri che avranno bisogno di un ambiente più ideale per lasciarsi andare al sonno.
Alcuni neonati sono molto sensibili ai rumori ed è una cosa comprensibile, visto che fino a poco prima della nascita ne sentivano pochissimi ed attutiti. Questo ovviamente non rende semplice la gestione delle prime settimane di vita del vostro piccolo, ma nemmeno ignorare questo suo bisogno lo farebbe. Il nostro consiglio è di far addormentare il neonato in luoghi silenziosi (quando si riesce, proprio come il buio). Oppure, per attutire le fonti rumorose che provengono dall’esterno, è possibile utilizzare un riproduttore di rumore bianco, una tipologia di suono che favorisce il rilassamento del piccolo e ne concilia il sonno.
Come addormentare un neonato: il ruolo dei genitori
Molte famiglie che ci contattano ci confessano di essere demoralizzate per averle provate tutte per far addormentare il loro neonato ma di aver ottenuto scarsi risultati. L’“insuccesso” può dipendere, in particolar modo, da due ragioni:
- Si cambia modalità troppo in fretta
- Si usano troppe e diverse modalità
Adottare una modalità per il tempo necessario
Spesso nelle famiglie si verifica questa situazione: si prova a far addormentare il neonato in un modo, il modo scelto non funziona e allora si cambia, passando a una modalità diversa. Ma anche quest’ultima non funziona. Come mai? Perché non si è provata la prima modalità per il tempo necessario.
È molto probabile, infatti, che tra le varie strategie che i genitori mettono in atto per addormentare il loro piccolo ci sia quella efficace. Ma è anche molto probabile che quando proviamo qualcosa di nuovo, soprattutto su un neonato stanco, questa non funzioni subito e venga accolta con un po’ di resistenza. Il nostro consiglio, quindi è di provare una modalità di addormentamento con costanza e per qualche giorno di fila prima di arrivare alle conclusioni e decidere se è efficace o no.
Fare un tentativo per volta
Un’altra situazione che si verifica molto di frequente e che le famiglie facciano diversi tentativi tutti insieme. Anche questa strategia non è efficace, anzi la verità è che meno si fa, meglio è. Per addormentarsi c’è bisogno, infatti, di serenità e rilassamento e troppi stimoli non aiutano. Se si culla il proprio bambino in 3 modi diversi e nel frattempo gli si cambia di continuo posizione e si canta una ninna nanna camminando per casa o gli si fa ascoltare il rumore bianco, è evidente che tutti questi elementi possono causare fastidio, sovrastimolazione e fatica.
Meglio provarne, quindi, uno alla volta. E, come detto prima, per il tempo necessario, senza arrendersi alle prime difficoltà.
L’addormentamento del neonato ti sta creando moltissime fatiche? Sei disperata e non capisci come aiutarlo? Abbiamo una guida che fa per te.