Tra i motivi per cui neonati e lattanti fanno fatica ad addormentarsi la sera c’è anche la stanchezza. Anche se per certi versi può sembrare un controsenso, se un neonato non è riuscito a riposare bene durante il giorno, questo influisce anche sulla sua predisposizione a lasciarsi andare al sonno notturno.
Per fare in modo che il piccolo arrivi all’appuntamento con la nanna serale non troppo stanco, può essere utile introdurre nel tardo pomeriggio un power nap. Di che cosa si tratta? Con questa espressione si indica un pisolino della durata massima di 30 minuti che permette al neonato di riposare e rilassarsi, in modo da affrontare la serata e l’addormentamento con più serenità.
Vediamo bene insieme di scoprire qualcosa in più sul power nap.
Sommario
Che cos’è il power nap
L’espressione power nap nasce, in realtà, in un contesto diverso da quello del sonno neonatale. Il primo a parlare del potere ristoratore dei sonnellini pomeridiani è stato lo psicologo americano James Maas che ha evidenziato lo stretto legame tra il riposo e la performance.
Dagli adulti ai neonati, il passo è stato breve. Per entrambi, infatti, una piccola pausa rigenerante può essere utile per proseguire le attività quotidiane (i primi) o per affrontare l’ansia per il sonno notturno (i secondi), il momento del distacco dai genitori più lungo che i neonati si trovano ad affrontare.
D’altra parte il motivo per cui il power nap è di aiuto a grandi e piccoli è il medesimo: attraverso un breve sonnellino si abbassa il livello del cortisolo, l’ormone dello stress. Un livello eccessivo di cortisolo, infatti, interferisce con il rilascio di un altro ormone: la melatonina che predispone al sonno. Un accumulo di cortisolo, quindi, può essere la causa della difficoltà di un neonato ad addormentarsi o a dormire poco e male.
Un buon sonno giornaliero – comprensivo di power nap! – è, quindi, utile per un buon sonno notturno.
Power nap e neonati: come proporlo
Ma come va proposto il power nap ai neonati perché sia davvero efficace?
Prima di tutto una precisazione: anche se in genere si parla di neonati, questo termine indica soltanto i piccoli fino alla quarta settimana di vita. Dopo e fino all’anno è più corretto parlare di lattanti. Questa puntualizzazione è importante perché tra neonati, lattanti e bambini ci sono differenze anche per quanto riguarda il ritmo di sonno e veglia. E, di conseguenza, anche la necessità o meno di proporre un power nap.
In genere questo breve sonnellino rigenerante è utile dai 4 ai 6/7 mesi di vita del piccolo (e, quindi, quando sarebbe più appropriato definirlo lattante e non neonato), non oltre. E la sua efficacia è una questione di frequenza, durata e di orario:
- Frequenza: una volta sola al giorno
- Durata: non oltre 30 minuti
- Orario: entro le 17:30/18:00
Un sonnellino più lungo di mezz’ora che si protrae oltre le 18 potrebbe infatti impattare sulla finestra di veglia del piccolo, non permettere di andare a nanna in un orario accettabile e compromettere la qualità del sonno.
Power nap oltre i 7 mesi: sì o no?
Ma perché si crede che sia il caso di proporre un power nap anche dopo i 7 mesi? Questo in realtà è frutto di un fraintendimento. Dai 4 mesi in poi, l’organismo inizia a produrre l’ormone della melatonina proprio verso il tardo pomeriggio. È normale, quindi, che intorno a quell’ora i piccoli appaiano stanchi e che venga loro proposto un sonnellino. Dai 7 mesi, però, l’organismo del lattante ha soltanto bisogno di 2 pisolini giornalieri, quindi con un terzo riposino verso le 17/18 si rischia di causare delle difficoltà nel sonno notturno.
Power nap e pisolino pomeridiano
Un altro fraintendimento che spesso si verifica è la confusione tra power nap e pisolino pomeridiano. Sono due cose completamente diverse:
- Il power nap è un micro-sonnellino di massimo 30 minuti che può essere proposto dai 4 ai 7 mesi di vita, entro le 17:30/18:00, per abbassare il livello di cortisolo nel piccolo e predisporlo al sonno notturno.
- Il pisolino pomeridiano è uno dei sonnellini quotidiani dei lattanti: nell’arco della giornata, a seconda dell’età dei piccoli, ci possono essere infatti più sonnellini. Fino ai 4 mesi ne fanno 3 per poi arrivare a farne 2 verso i 7 mesi (e il secondo è appunto quello pomeridiano).
Il pisolino pomeridiano è in genere un sonnellino di massimo un paio d’ore che può iniziare tra le 13 e 16 (sempre in base all’età del piccolo), finire entro le 17:30 e che non dovrebbe durare oltre le 2 ore. Se il pisolino mattutino, però, è stato molto lungo, intorno alle 2 ore, è meglio che quello pomeridiano non vada oltre l’ora e mezza.
L’importanza del pisolino per neonati, lattanti e bambini
A prescindere dalle differenze, power nap e pisolini sono importanti per neonati, lattanti e bambini perché in generale per loro è importante dormire un buon sonno. In queste fasce di età, infatti, la pressione del sonno (che si misura in finestra di veglia) richiede delle pause dalla veglia più frequenti delle nostre. Dormire permette al corpo e all’organismo di riposare e di poter continuare a crescere e svilupparsi.